Viaggiare in Mongolfiera
A proposito di viaggi “lenti” e soprattutto alternativi e di corsi e ricorsi della storia, questa settimana poniamo la nostra attenzione su un modo di viaggiare che sta prendendo molto piede, sia in città d'arte che in luoghi ameni e in tutte le zone a richiamo turistico del mondo: la mongolfiera.
Alzarsi lentamente verso il cielo, raggiungendo anche i 3000 mt e lasciarsi trasportare alla velocità delle correnti, richiede maestria da parte del conducente e la capacità spesso perduta di gustare il passare lento del tempo da parte dei turisti senza farsi sfuggire nulla.
Che la scelta sia la visita di una città, la perlustrazione di un territorio naturalistico, la traversata delle Alpi piuttosto che della Manica o semplicemente lo spostamento da un luogo all'altro all'interno di un viaggio organizzato; dall'alto, fluttuando nel vento tutto diventa magico.
Noi di Kevlove sentiamo sicuramente vibrare nelle nostre corde questa nuova moda, nel senso che non possiamo far a meno di cogliere le molte analogie che si trovano con il viaggiare in barca: il pallone colorato della mongolfiera richiama l'allegro spynnaker, e come la barca si affida al vento per poter recarsi da un luogo all'altro, bisogna possedere una grande conoscenza dei venti e del loro comportamento in qualsiasi condizione climatica. Il conduttore della mongolfiera come il timoniere deve fare molta esperienza per sapersi destreggiare abilmente tra corde, correnti e velature.
E anche il viaggio in mongolfiera è terminato, seguiteci, anche la prossima settimana vi porteremo con noi a scoprire nuovi modi di viaggiare sull'onda del trend del momento.
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